Patto fondamentale di costituzione

FRATELLANZA TERAPEUTICO-MAGICA DI MIRIAM

Patto fondamentale di costituzione.
  1. La Fratellanza Terapeutica di MIRIAM si occupa esclusivamente di medicina occulta, a beneficio dei fratelli iscritti e di tutte le persone sofferenti che sono in loro contatto o che ad essi ricorrono.
  2. La Fratellanza è fondata sull’amore del proprio simile e sulla più trascendentale carità. Accoglie senza domandare alcun compenso tutte le petizioni dei sofferenti e provvede secondo la loro sincerità, rettitudine e fede.
  3. La Fratellanza si compone:
    • di un CAPITOLO OPERANTE OCCULTO composto di 12 Maestri e rappresentato da un DELEGATO GENERALE con poteri limitati.
    • dei FRATELLI e delle SORELLE TERAPEUTE di MIRIAM che studiano la medicina occulta e la praticano.
    • dei FRATELLI e SORELLE BENEFICATI di MIRIAM che rappresentano i, “direttamente o indirettamente”, beneficati dalla Fratellanza.
  4. Ogni persona onesta può essere ascritta alla Fratellanza sotto il titolo di FRATELLO o SORELLA TERAPEUTA, inviandone domanda al Delegato Generale del Capitolo Operante.La domanda deve contenere :
    • Nome, cognome, maternità e paternità, luogo e data della nascita. Indirizzo al quale intende ricevere le comunicazioni.
    • Promessa sul proprio onore di adoperarsi sempre a beneficio dei sofferenti di mali fisici e morali, senza accettare alcun compenso.
    • Promessa solenne di mantenere secreti la sede del Capitolo Operante, il nome del Delegato Generale del Capitolo, i riti, i caratteri, e i mezzi comunicati per il sollievo degli infermi dei quali non si deve mai rifiutare alcuna petizione o domanda di aiuti avvisandone immediatamente il Delegato Generale.
  5. I Fratelli e Sorelle Terapeuti raccolgono e passano al Delegato Generale, le quote associative, le domande degli infermi, i loro doni, le loro oblazioni, le loro offerte, le loro elemosine e attendono alla esatta esecuzione dei riti: della lista degli ammalati da tenere in catena.
  6. Le spese di amministrazione, di posta, di stampa di moduli, sono coperte dai doni, dalle oblazioni ed elargizioni spontanee dei Fratelli e Sorelle ascritti, siano beneficati sia terapeuti all’infuori della quota associativa. Quando le offerte supereranno i bisogni, l’avanzo sarà speso a beneficio della propaganda, dei fratelli infermi e bisognosi, degli orfani delle vedove, dei fratelli poveri; se vi è ammanco il Capitolo Operante Occulto provvederà alla differenza. Il luogo dove risiede il DELEGATO GENERALE, si considera come sede del CAPITOLO OPERANTE OCCULTO.
  7. Appena pervenuta al Delegato Generale la domanda con le indicazioni e promesse solenni di cui al n.4, il Capitolo provvederà alla sua accettazione e di comunicheranno al Fratello le norme da seguire.

Oblazioni, offerte, elemosine devono essere spontanee e non con altre intenzioni largite che per lo sviluppo della Fratellanza di MIRIAM e per il sollievo dei fratelli poveri ed ammalati, per gli orfani e per le vedove dei fratelli poveri ed onesti. Chi viola le regole di questo patto fondamentale sarà punito con la perdita di ogni beneficio e la radiazione del suo nome dalla Fratellanza.

 

AI NOSTRI FRATELLI

Secondo l’art. 27 della nostra Regola di 1° grado, questo nostro Bollettino avrebbe dovuto veder la luce nello scorso Aprile: invece si procrastinò la sua uscita a luglio, per studiare meglio i bisogni della nostra fratellanza spirituale e provvedere nei lati deficienti all’indirizzo dello insegnamento scientifico da seguire, perché la nostra MEDICINA ERMETICA rappresenta la cattedra delle verità scientifiche emananti dalle nostre cognizioni nella Alta Scienza, e la pratica della realizzazioni di esse per il Bene e la Verità nell’Uomo e nella Società.

Bisogna non confondere questi opuscoli con i giornali e le riviste di spiritismo, di magia e di teosofia, i quali sono fatti per seminare nell’ambiente viziato dalle dottrine materialiste i sani principi della scienza vera dello spirito. Si suppone che chi fa parte della nostra fratellanza spirituale sia già un credente per scienza e per fede e che non abbia bisogno di essere convertito, ma, invece, di avere insegnamenti e consigli per praticare la scienza e per perfezionare se stesso secondo i principii di essa.

Detto con altre parole noi miriamo solo a che i membri  della famiglia di Miriam abbiamo il sentimento dell’unità della dottrina immutabile e la coscienza della sua applicazione in tutte le contingenze della vita; né la nostra è pubblicazione periodica regolare, come le riviste e i giornali accennati, ma una preziosa collezione di istruzioni per tutti i praticanti di Magia Teurgica che si votano al Bene.

Oltre ciò bisogna che i fratelli abbiano un concetto chiaro della nostra GRANDE OPERA, a tanto da non confonderla con le istituzioni umane, né di immischiarla con i tanti tentativi di organizzatori di chiese nuove. Chi è a capo di questa istituzione, di cui la sola forma di propaganda è moderna, non è un ispirato atteggiandosi a Messia; il nostro capo e maestro è un SAGGIO cioè una MENTE ILLUMINATA dai Raggi della Verità, e che la coscienza della sua opera e scienza della sua parola.

Nella decadenza di tutte le istituzioni massoniche e religiose, egli per MANDATO, essendo i tempi maturi, riconduce alla fonte primitiva del Bene tutte le pecorelle smarrite dell’ovile, affinché nel secolo XX, dopo le convulsioni e le crisi che segneranno il bagno di salute, assurga all’umanità il novello sacerdozio che unisca in una stessa parola Scienza e Fede, cioè la Fede per la Scienza e la Scienza nella Fede.

Questo Sole del nuovo secolo, spirante felicità dei popoli nella ragione della umana solidarietà per la conquista della pace e del benessere sociale per la sola pratica del Bene e della Verità, di sopratutte le forme politiche temporali delle chiese e delle sette, e spanderà i suoi raggi vivificanti dall’Oriente Egizio – cioè dal Fiume Sacro o Nilo delle regioni misteriose – e porterà ai popoli in avvenire, quell’esistenza di pace e di gioia che la Bibbia raffigura nelle convalli di Engaddi, dove le mistiche Rose fioriscono per incanto e l’innocenza delle fiere raggiunge l’iperbole più ardita delle favole.

Un’associazione o ordine spirituale, formato propagato con questa missione è la più pratica scuola del Bene e dell’altruismo, perché insegna due grandi verità che i fondatori illuminati di molti ordini religiosi hanno in tutto tutti, cioè che:

  1. L’uomo è un numero partecipante della gioia e del dolore della umana società in cui vive.
  2. La famiglia è ricca di bene quando il contributo di bene di tutti i suoi figli è costante.

La Fratellanza nostra è fondata e propagata sotto un PATTO FONDAMENTALE che limita le sue funzioni nella società profana. La nostra costituzione ci impone di occuparci esclusivamente di medicina occulta (nascosta), la quale è l’applicazione della Scienza dello Spirito al sollevamento di tutte le sofferenze del nostro simile. Dovunque è un uomo che soffre, dovunque è uno spirito travagliato, in qualunque sito un corpo addolorato viene in contatto con uno dei nostri fratelli, è dovere di concorrere alla sua guarigione, in tutti i modi, con tutti i mezzi, con tutte le forze di cui il fratello dispone nella catena di Miriam.

Noi non ci occupiamo di politica, non di credo religioso, la nostra è una missione al di sopra di tutte le miserie politiche e di tutti i credi religiosi. Noi con la medicina occulta (nascosta) diamo la più solenne prova che esiste una solidarietà umana: l’esempio farà proseliti e la carità del Cristo troverà la sua applicazione scientifica: quando i nostri affiliati saranno innumeri, allora per noi non esisterà una società profana, perché tutti i profani saranno convertiti e praticanti il bene, e noi avremo compiuta una grande rivoluzione morale, portando il principio della quale sarà paterno, ad immagine della Provvidenza Invisibile e Reale che governa il destino dei popoli, delle nazioni e delle razze.

 

IL FRATELLO DI MIRIAM NELLA FRATELLANZA

Appena un profano che ha fatto la domanda di ammissione, è stato accolto ed ascritto alla Fratellanza riceve la nostra Regola di primo grado e una carta d’ammissione con il numero, con la serie e un segno che è al posto della firma del Maestro Presidente del Capitolo Operante. Nella comunicazione che accompagna ordinariamente l’investitura viene spiegato l’uso di quel geroglifico o carattere sacro, ma molti non comprendono, per mancanza di cognizioni del nostro metodo, la ragione di tenerlo secreto e come adoperarlo. Ecco le spiegazioni per tutti coloro che non abbiamo ancora bene inteso.

Il profano, ammesso, resta di forma un Fratello di Miriam ascritto se appena ricevuta l’investitura non comincia a praticare il rito.

Il fratello deve porti in catena magica, cioè deve stare in nota simpatica, in armonia, in concordanza con il centro delle operazioni, diversamente non può ottenere niente.

Il Cristo, secondo i vangeli che sono ammessi dalle chiese cristiane, prima di compiere il miracolo, domandava al chiedente: credi? Cioè voleva lo stato di fede della sua persona, cioè domandava l’armonia dell’essere nel suo essere. Per noi che sostituiamo alla fede cieca del credente la prova della scienza, raccomandiamo a tutti i nostri fratelli di essere praticanti del rito di Miriam se veramente vogliono restare in relazione fluidica con il centro, diversamente essi chiederanno invano le guarigioni e invano il loro progresso perché le proiezioni partenti dal centro magico dei MM † del Supremo Capitolo di Miriam non arrivano efficaci e vitali all’indirizzo che invocati, cioè attirati e bene accolti. È vano voler chiedere altro, perché se i provvedimenti uscenti dall’Arca Provvidenziale dovessero colpire anche gli indifferenti occorrerebbero operazioni più dirette ed immediate e la virtù della catena magico-magnetica sarebbe annullata.

L’abito rosso di lana, con cappuccio, rappresenta il sacco isolante dalla corrente profana. L’uomo circondato di lana, isolato dalla terra con un panno di lana, è simbolicamente sospeso al di sopra dell’aura terrestre, quindi sormontante alla corrente astrale, e quando si copre con il cappuccio, restando completamente nel buio, egli è morto alla vita degli uomini, non vive che in sé e per il suo ascenso nella comunione divina. Il cordone a triplice nodo è il suo legame agli altri fratelli che si pongono nella stessa condizione di lui.

Il color rosso della stoffa è simbolo del fuoco, o fervore spirituale, trasformante tutto ciò che è anima bestiale in spirito divinizzante.


Per spiegare che cosa sia questo stato di simpatia tra il Fratello ascritto e il Centro dei Maestri del Supremo Capitolo Operante basta ricorrere alle più ovvie esperienze di telepatia tra due individui messi in corrispondenza fluidica in lontananza.

Alcuni magnetisti al principio di questo secolo rilevarono con esperienze continuate che un soggetto magnetizzato anche in lontananza sta in comunione con il suo magnetizzatore, e progredendo nelle esperienze si può facilmente constatare da tutti che due persone, in concordanza di pensiero, se si assegnano un’ora determinata e ciascuna pensa fortemente all’altra, tra loro si stabilisce una comunicazione invisibile, fino a raggiungere la visione scambievole. Più facile se una delle due persone si mette in istato passivo, cioè in istato di ricettatore delle vibrazioni della mente dell’altro che diventa attivo. Ora se questa comunione è possibile tra due persone con i mezzi ordinarii della volontà, che cosa non deve essere la corrispondenza simpatica tra un centro di maestri operanti scientificamente e un fratello che opera il bene invocando la forza di tutta una grande corrente fluidica? Egli può compiere veri miracoli agli occhi degli ignoranti se arriva ad attirare maggior quantità di fluido della catena e a proiettarlo sull’infelice che egli vuol guarire o salvare.

Se la forza di un uomo può per uno, la forza condensata e poi sprigionata in tutta una potente catena avrà un valore infinito, come lo sprigionamento di forza elettrica di una batteria innumerevole di pile.

Perciò il farsi ascrivere alla nostra Fratellanza e poi restare inerte è un errore. L’uomo che potendo non opera e non fa il bene al suo simile è un egoista a cui sono devolute tutte le reazioni della sua empietà.


I doveri del Fratello verso la Fratellanza e verso la società profana sono quelli prescritti oltrecché dal Patto Fondamentale, anche dalla nostra regola di primo grado.

Il fratello attivo deve procurare di scrivere continuamente nuovi fratelli attivi, per aumentare il numero di pile di questa immensa batteria fluidica che forma il secreto dei templi antichi e dei moderni, in cui tutto si organizza con l’entusiasmo delle folle, e non deve mai stancarsi di dare coll’esempio della propria vita profana saggio di temperanza, di ordine e di rassegnazione.

Il fratello deve continuamente vegliare alla propria perfezione, non come si intende dai bigotti ignoranti, ma scientificamente e secondo i precetti delle scienze occulte. Dopo le preghiere rituali un’ora di solitudine o anche meno avvia all’educazione dell’isolamento psichico nel quale il Fratello può sperare, se meritevole, di entrare in comunione di visione anche coi maestri dirigenti la catena e le operazioni.


In quanto al geroglifico segnante il genio assegnato ad ogni fratello, è bene riflettere di adoperarlo come tutte le cose di origine sacra, con grande circospezione.

Le linee di cui il geroglifico è formato sono forze o direzione o combinazione di forze. Saggiamente usato ha potestà taumaturgiche che possono raggiungere confini illimitati, secondo le condizioni di simpatia dette innanzi tra il Fratello e le intelligenze emananti dal Capitolo Operante.

Nella assistenza di infermi il solo tracciar quel segno dopo il doppio triangolo di Miriam dà potenti aiuti non solamente materiali, ma anche intuitivi.

Alcuni nostri fratelli, adoperandolo secondo le nostre norme, vicino ad ammalati, raggiungono già lo scopo di ricevere l’impressione, cioè il responso intuitivo, dello stato dell’ammalato; cioè se guarisce, se può guarire, se vive o se muore. Ancora progredendo, costoro arriveranno ad ottenere il responso più esatto e forse a strappare ai provveditori invisibili della Catena il rimedio che spegne le infermità.


Il gran secreto adunque della nostra pratica è di praticare.

Chi dorme si isola dalla catena.

Chi è attivo fa e produce il bene.

Chi è continuamente attivo e tutto il rito prescritto adempie, con certezza, presto o tardi, riceve il grande premio della LUCE.

LA MEDICINA ERMETICA

 Insegnamenti ai FF+ di Miriam

Ermes è lo spirito intelligente, nelle tre forme apparenti della natura, è il soffio di vita di tutte le cose e di tutti gli esseri: è ragione, è forza, è volontà, è scienza.

Questo spirito o essenza dell’Universo creato è l’emanazione della volontà creatrice, il contrario della quale volontà è la negazione della creazione, cioè la potestà dissolvente, cioè la materia.

Dovunque tu volgi lo sguardo trovi un dolore.

Chi soffre? È la materia.

Lo spirito umano che è divino non sente il dolore che in ragione della sua involuzione nella materia.

Se subisce la materia egli spasima come la materia; se domina egli la sana.

Ecco il principio fondamentale della medicina occulta, sacra o ieratica. V’è una parte dello spirito umano negli uomini ordinarii che è troppo materializzata. La sua detenzione evolutiva è uno stato di macerazione, di laceramento, di stracciamento straziante delle fibre più profonde dei legami dello spirito al corpo. Rendi indipendente lo spirito dal corpo e il corpo fiorirà.


Quando sei in contatto di un infermo domanda allo spirito di lui se ha la forza di guarire.

In che modo domandare? Dipende dal tuo stato di perfezione: il terapeuta o medico può essere istintivo o lucido o sapiente.

Istintivo quando agisce per virtù di forze delle quali egli non ha coscienza.

LUCIDO quando sente in sé le vibrazioni eteree di tutto il movimento astrale che è intorno a lui.

SAPIENTE quando ha la coscienza delle forze che impiega e domina la corrente astrale.


Sono terapeuti istintivi un gran numero di magnetisti.

Il corpo umano sprigiona un’aura che, scientificamente, è l’attenuazione della parte grave visibile del corpo materiale. Questa aura, diretta dalla volontà, può spandersi su di un corpo malato e rimarginare le ferite portandovi lo equilibrio del corpo che lo emana.

Alcuni uomini sono dotati non di maggior fluido, come ordinariamente si crede, ma di maggior potenza di emissione.

Questa maggio potenza è devoluta all’educazione della volontà, alla sua energia, e alla sua tenacia, però non credete che la volontà in un uomo sia frutto di una vita: il meccanismo della volontà umana porta tutti i caratteri dell’atavismo per molte ragioni che qui non è mio proposito di esporre.

Coloro che non hanno volontà sono passivi della volontà degli altri e diventano fiocchi di neve in balia dei venti.

Il gran numero delle donne è passivo, perciò il carattere religioso è muliebre, mentre il magico è maschio e nel simbolismo ha tutti i caratteri generativi del maschio.

Ora ogni essere che è infermo bisogna considerarlo come privo di volontà e pieno di desiderio della vita e del benessere.

Distinguete accuratamente negli esseri che vengono in vostro contatto la loro volontà dal desiderio: molti vogliono ed ottengono, altri desiderano e non hanno mai.

Gli esseri infermi appunto per il loro stato di equilibrio sono privi di volontà, allora qualunque persona in condizione di equilibrio psichico e di corpo sano può imporsi a lui.

Quando un infermo desidero il tal medico famoso è risaputo che non è la scienza del medico che lo guarisce, ma la sua fede in lui che gli restituisce la volontà.

II

Se volete e credete sufficiente l’azione magnetica diretta sul malato, restate solo con lui nella stanza in cui riposa, evitate la luce troppo viva e pregate l’ammalato di non parlare.

Nel silenzio restate nella calma più serena per alcuni minuti. Se siete un Fr+ di Miriam domandate mentalmente l’aiuto della catena e recitate qualche po’ della preghiera mattutina.

Se potete posate il pollice della mano destra sul capo e la palma della mano sinistra aperta sull’ombelico,  a carne nuda. Mantenetevi immobile per parecchi minuti, fino a che qualche tremolio delle palpebre dell’infermo non vi accenni ad uno stato latente o imminente di crisi, allora soffiate freddo sulla fronte del paziente, togliendogli le mani dal contatto del suo corpo e lasciate il suo letto.

In sedute successive potete efficacemente servire dei metodi comuni di magnetizzazione, cioè dei passi, magnetizzando la parte ammalata. Ho detto efficacemente perchè la parte magnetica che io suggerisco per la prima seduta è un metodo abbreviativo per impadronirsi rapidamente dell’infermo che potrebbe essere refrattario ai procedimenti ordinari. Ma il Fr+ terapeuta di Miriam non deve mai adoperare le cure magnetiche per infermità acute o croniche senza qualcuno dei procedimenti magici più semplici. Egli, per es. non deve procedere a magnetizzare l’infermo senza recitare le preghiere di rito prima di recarsi presso l’ammalato. Piuttosto scegliere come primo giorno e ora della magnetizzazione il giorno corrispondente alla propria serie.

Per esempio:

Nella Fr+ di Miriam le serie sono assegnate a tutti coloro che accettano il nostro patto fondamentale in base alle loro tendenze astrali, perciò essi devono partire dal segno della loro serie per tutte le operazioni di magia terapeutica.

I magnetizzatori che si ascrivono a questa catena magica e pratica i riti nostri invece di operare alla cieca richiamano, con l’aiuto dell’intelligenza assegnata, impulsivamente la lucidità di sentire e spesso presentire l’azione benefica o nulla, efficace o inefficace della propria azione sull’infermo.

Né basta.

Sotto l’azione magico magnetica di un Fr+ di Miriam, lo spirito dell’ammalato può parlare, vale a dire cioè può parlare allo spirito dell’operatore e rivelargli la sede del male e il rimedio del male.

In linguaggio moderno il terapeuta di Miriam può essere in presenza dell’infermo illuminato, cioè ottenere uno stato di chiaroveggenza che gli rivela lo stato del malato.

Può ottenere qualche cosa di più: che il suo genio attiri il suo angelo buono Raphael e sappia da lui il rimedio infallibile, il fiele del pesce che ridona la vista a Tobia!