Ermetismo

L'Ermetismo Kremmerziano

I – Che cos'é «Ermetismo» ?

Ermes, come nei libri e nelle enciclopedie tutti possono riscontrare, è il nome greco che risponde al latino Mercurio e deriva da una parola ebraica 'huerma che significa astuzia, sagacità sottigliezza.

Perciò Mercurio era il sagace il sottile l'ambasciatore degli dei - perciò tutti gli attributi dell''huerma ebraico.

Questo Ermes per esprimermi con idee volgari, rappresenta il dottore della verità divina nelle popolari mitologie antiche. Ma da un punto di vista filosofico più alto, Ermes è la sottilissima filosofia che rende l'uomo corrispondente degli dei dell'Olimpo, è la SCIENZA, cioè verità constatata per l'esperienza o intuita con l'intelletto umano in regioni più elevate dello spirito del mondo.

L'Ermeneutica è l'interpretazione delle manifestazioni sacre nelle scritture e nei libri antichi, appunto da questo valore del Dio Ermes.

Perciò coloro che studiano la sottilissima filosofia delle verità divine, sono ermetisti o ermetici.

A chi mi domanda che cosa bisogna intendere per ermetismo, rispondo che per tutti gli studiosi di questa parola vuol dire scienza per eccellenza, verità rapita agli dei ascosi nelle sommità dei cieli, scienza delle sottilissime relazioni che passano tra l'invisibile e il visibile e che tutti gli uomini, perfezionando se stessi coltivando il loro intelletto, assottigliando il loro spirito, possono raggiungere.

Perché praticamente parlando questo Ermes o Mercurio è un dio peri volgari, cioè per il pecorume (sic.), mentre che filosoficamente non vuole indicare che una forza, o, meglio l'INTELLETTO DI UNA FORZA altissima, sottile che rende dio l'uomo che lo raggiunge che lo comprende.

Il poeta nei momenti di estro (dal greco istros furore) - il matematico che risolve problemi arditissimi - il fisico che scopre una legge nuova - l'oratore fecondo che mette parole, idee e modulazioni in armonia con un fascino che trasporta l'assemblea - il musico che tocca note emozionanti fino al delirio sono e possono essere dei protetti di questo Ermes sottilissimo di cui possono ottenere in uno stadio particolare delle loro pulsazioni ipercerebrali l'intelletto completo.

Così questa esplicazione dell'ermetismo insegna che le sue diverse facce sono concepibili come dii particolari dell'arte, dell'industria e della scienza umana. Più particolarmente però l'ermetismo è nella più alta sintesi filosofica di questo intelletto della scienza divina (il nec plus ultra della sapienza) e non nelle applicazioni volgari emananti da essa.

II – Di che si occupano gli ermetisti?

Ho detto già che il largo intendimento di questa parola Ermetismo lascia gli studiosi di questa filosofia sottilissima padroni di studiare dovunque e applicare comunque questa forza - il VERO ALBERO DEL BENE E DEL MALE di cui il serpente della terra addita al figliuolo dei cieli il frutto proibito.

Ciò vuol dire che la scienza per eccellenza o Ermetismo è applicabile al bene e al male, cioè a fare il bene e a produrre il male perché la chiave del bene e del male è UNA perciò la Provvidenza non ha piantato questo albero dai frutti proibiti, benché alla portata di tutte le mani, visibile a tutti gli occhi - e ne ha riservata la intuizione e la conoscenza, la chiara scienza solamente fanno voto di essere innanzi a ogni debolezza umana forti e giusti - di amare il prossimo come se stessi - di desiderare sempre il bene e mai il male.

Queste promesse, più o meno con solennità fatte nei momenti di desiderio, ordinariamente possono ingannare sulla loro veridicità gli uomini volgari, ma non ingannano l'occhio divino che guarda oltre i monti – perché l'uomo che non è riuscito a dominare tutti i suoi istinti animali non vorrebbe che torcere la conquista di questi segreti filosofici, inesplorati per la maggioranza, a scopi personali ed egoistici. Per la quale ragione l'occhio che non si è purificato della nebbia umana non vede e la mano che non si è lavata della impurità terrena non tocca il frutto o la semenza di questo albero ermetico.

L'ermetismo si presta a tutte le applicazioni: nel mondo della materia alla trasformazione dei metalli, cioè di tutti i corpi di bruti o di anima rudimentale nell'oro o metallo nobilissimo - e quindi a far danaro, la febbre del presente e dei passati secoli.

Nel mondo delle anime a trovare il magnete che attira gli spiriti di tutte le gerarchie della natura visibile ed invisibile e li aggioga o li rende propizii.

Nel mondo dell'intelligenza pura trasforma la fiamma-vita nella scintilla-essenza o iod del tetragramma cabalista.

Ecco dunque spiegato in poche parole di cosa si occupano gli ermetisti.

L'ermetismo è una fontana dove tutti possono correre a cercarvi la scienza: coloro che non hanno l'animo temperato alla lotta dei principi egoistici, possono involontariamente trovarvi la FOLLIA, il DISINGANNO e la MORTE.

III – Dunque occuparsi di ermetismo è pericoloso?

Perfettamente.

E' pericoloso occuparsene se non si ha la volontà di studiare senza fini volgari, abbietti, bassi, bestiali le verità riposte nelle manifestazioni della natura visibile.

E' inutile occuparsene se si desidera di aggiogare al proprio carro le verità divine per farsi ammirare come un Dio in terra senza avere alcun merito.

La via per non correre pericolo alcuno e conquistare con certezza la verità riposta, si può riepilogare in pochi precetti:

  1. Credere nel Dio Unico armonia dell'universo visibile ed invisibile, Dio che è legge immutabile, che è verità e luce, che è giustizia e bene, che è perfezione e misericordia.
  2. Studiare di elevare al simbolo di giustizia divina il proprio essere - desiderare la propria perfezione al di sopra di tutti i dolori, di tutte le pene, di tutti i godimenti e le voluttà.
  3. Cancellare dal proprio animo ogni traccia di odio per tuo nemico e pel tuo oppressore - amare il prossimo e nel prossimo anche il tuo nemico con quell'ardore intenso col quale la madre ama il figliuolo, al di sopra di tutte le colpe e di tutte le imperfezioni.
  4. Essere umile innanzi all'immenso ideale di bene che deve abbracciare in un amplesso solo tutta la famiglia umana e non isuperbire della propria perfezione e grazia
  5. Lavorare per il bene dispregiare il male sotto ogni forma, dominare i propri istinti bestiali e le catene che ci vincolano ai vizi innanzi a cui la società volgare si inchina, amare gli uomini e gli imperfetti e circondarli della propria luce affinché trionfino imitandoci.
  6. TACERE PER INTENDERE E DOPO AVER COMPRESO TACERE.
  7. Non tradire mai il proprio fratello, non ingannarlo, non trasportarlo per invidia sulla via dell'errore.
  8. Non avere mai paura quando si ha la coscienza di fare cosa buona e giusta.
  9. Non desiderare quello che per giustizia non puoi avere.
  10. Non concupire le voluttà alle quali devi essere superiore.

 

Giuliano Kremmerz
(tratto dalla Medicina ermetica anno IV numero 1)